Fotovoltaico senza incentivi: quali prospettive?

Nel prossimo futuro, ovvero a partire dalla metà del 2013, potremmo avere un mercato fotovoltaico senza incentivi. Quali quindi le prospettive?

Nel corso degli ultimi anni, merito di un sistema di incentivazione statale, l’energia prodotta dal sole è divenuta un componente tecnologico familiare a milioni di italiani.

La pervasività del fotovoltaico ha portato a una diffusione che tocca sia i privati che le imprese. I pannelli ormai popolano molti tetti di magazzini, case private e addirittura terreni agricoli.

Al momento, infatti l’energia prodotta da sistemi fotovoltaici sta per toccare quota 17 GW di potenza. Tanto per avere un’unità di misura, il valore corrisponde a quanto erogato da 17 centrali nucleari. Circostanza che ha condotto le centrali a turbofas a ridurre la propria attività durante le ore diurne.

Ma quale sarà il futuro del fotovoltaico senza incentivi?

La rivoluzione del sole ha radicalmente modificato il sistema elettrico nazionale, che appena sette anni fa era a quota zero in merito a energia solare.

A guidare lo sviluppo del settore ha contribuito in maniera decisiva l’introduzione del Conto Energia, meccanismo di incentivazione statale portato avanti per cinque edizioni. Intervento basato su un premio erogato per 20 anni.

Il Primo Conto Energia è stato inaugurato grazie all’entrata in vigore dei Decreti attuativi del 28 luglio 2005 e del 6 febbraio 2006. I fondi necessari alla copertura finanziaria della misura sono il frutto della componente fissa A3 della bolletta elettrica, corrispondente a 6,5 miliardi di euro l’anno.

Il sostegno statale al fotovoltaico è ormai agli sgoccioli, visto che sarà sospeso al prossimo raggiungimento del tetto di spesa di 6,7 miliardi di euro annuali.

Appare improbabile la prospettiva di un sesto conto energia.

Perché il fotovoltaico senza incentivi resti conveniente è necessario che il costo di generazione elettrica di questa tecnologia sia pari a quello dell’energia prelevata dalla Rete.

La cosiddetta grid parity. Un risultato possibile e atteso ma che sembra improbabile possa essere conseguito in tutta Italia in tempi brevi.

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