All’esame due decreti per nuovi incentivi sulle rinnovabili

Varati l’11 aprile dal ministro dello Sviluppo economico, sono ora all’esame della Conferenza Stato-Regioni e dell’Autorità dell’Energia. Si tratta degli schemi dei decreti attuativi relativi agli incentivi previsti per le energie rinnovabili: D.M. “Incentivi e rinnovabili elettriche non fotovoltaiche” e “Quinto conto energia”. Entrata in vigore prevista entro un mese circa.

Gli interventi interessano, oltre all’energia fotovoltaica, le rinnovabili riconducibili all’idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse e biogas. Un sistema di incentivazione previsto dagli obiettivi stabiliti a livello comunitario nel campo delle rinnovabili, da raggiungere entro il 2020. Con la conseguenza di consentire una riduzione dell’impatto sui costi sostenuti da cittadini e imprese.

Si passa quindi dagli attuali 9 miliardi a 12 miliardi di euro, mentre nell’intera durata gli aiuti complessivi destinati alle fonti energetiche rinnovabili aumentano di 60 miliardi di euro, che si sommano agli attuali 170 miliardi. Prevista inoltre una razionalizzazione dei costi attraverso la riduzione del 35% degli incentivi al fotovoltaico e del 10-15% nel caso di rinnovabili elettriche non fotovoltaiche. Sul fronte del quinto conto energia il tetto stabilito è pari a 500 milioni di euro annui sui nuovi incentivi.

Nel settore non fotovoltaico il sistema entrerebbe in vigore dal primo gennaio 2013, registrando un incremento degli incentivi fino a 5,5 miliardi di euro (+57%). Per i grandi impianti (superiori ai 5 MW) scatta un meccanismo di aste competitive e tramite registri di prenotazione per gli impianti medio-piccoli.

Oltre agli intenti comunitari, il governo interpreta il bisogno di una programmazione della crescita dell’energia rinnovabile equilibrata nell’ottica di stabilizzare l’incidenza degli incentivi sulla bolletta. Sarà la ricetta giusta per il raggiungimento di un’effettivo risparmio anche per noi consumatori?

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