Kit Fotovoltaico fai da te, come realizzare un impianto
La crisi economica degli ultimi anni ha spinto moltissimi acquirenti ad acquistare un kit fotovoltaico fai da te ai fini di installare un impianto solare ad un prezzo sicuramente più vantaggioso. Una scelta indirizzata a dare un taglio drastico e sicuro a quelle che sono le intermediazioni commerciali che tendono a frapporsi tra il produttore e il consumatore finale. Rivolgersi direttamente ad una società per ottenere l’intero servizio, che parte dalla fornitura e termina con il collaudo del sistema e la compilazione delle pratiche al Gse, significa sborsare una somma decisamente più alta.
L’alternativa per chi intende solarizzare la propria casa, senza voler versare un capitale eccessivo, è rappresentata, invece, proprio dall’acquisto di un kit fotovoltaico fai da te che al suo interno contiene tutti gli elementi utili all’installazione dell’impianto. L’unica cosa a cui non è possibile assolutamente rinunciare è l’attività di un tecnico che allaccerà la rete e procederà al collaudo dell’intero sistema. Al consumatore spetterà monitorare il lavoro ed occuparsi delle pratiche burocratiche così come prefissato dal Gse – Gestore dei Servizi Energetici. Il kit fotovoltaico fai da te rappresenta la strada giusta da seguire soprattutto quando si intende installare un impianto “stand alone”, ovvero autonomo, ma anche per tutti quegli impianti che utilizzano invece la rete elettrica. Il suo costo varia sicuramente in base alla qualità dei pannelli fotovoltaici e degli inverter, nonché a seconda della potenza dell’impianto.
Negli ultimi tempi c’è stato un ribasso dei prezzi grazie anche alla concorrenza che arriva dall’Asia e dalla Cina. Per porre un dreno a tale clima l’Unione Europea nel 2013 ha imposto dazi doganali sui prodotti provenienti dall’Oriente che prevedono un costo di importazione di almeno 50 centesimi al watt. Attualmente un kit fotovoltaico costa 1.100 euro per kilowatt: ovviamente maggiori saranno gli stock acquistati e minore il costo totale. A tale somma vanno, però, aggiunte le spese di spedizione, progettazione ed installazione per arrivare ad una cifra più alta a cui aggiungere l’iva.
Moduli, inverter, un pacco batterie, un regolatore di carica ed una centralina che serve a gestire i flussi di energia tra impianto fotovoltaico; utenza elettrica di casa o azienda; rete esterna e batteria di accumulo. Tutti questi elementi fanno parte della confezione del kit per fotovoltaico che può essere acquistato anche online e che arriverà direttamente a destinazione. Si risparmiano, dunque, sia i costi di trasporto che di intermediazione. Nelle ore notturne o durante le giornate di pioggia giocherà un ruolo importante l’accumulo temporaneo di energia autoprodotta che consente, infatti, all’impianto di raccogliere quanta più energia possibile durante il giorno per poterla sfruttare nei momenti in cui non viene generata. Per ottenere il massimo dell’autoconsumo e ridurre ulteriormente i costi in bolletta, i pannelli fotovoltaici saranno collegati al sistema di accumulo batterie e ai rispettivi regolatori di carica.
Intanto sta ormai prendendo sempre più forma la confezione di kit fotovoltaico “standard” che come modello presenta un impianto domestico da 3 Kw per una famiglia media italiana. La confezione standard conterrà circa 14 moduli fotovoltaici da 200-235 watt di potenza; un inverter di stringa monofase da circa 3000 watt, cavi solari con connettori, prolunghe; strutture di fissaggio portanti per installare i moduli fotovoltaici e un centralino di campo Dc/Ac.
Si tratta di prezzi indicativi che cambiano a seconda delle circostanze e delle quantità che si vogliono acquistare. Di norma si seguono alcuni principi precisi: se la taglia dell’impianto è grande, il prezzo unitario andrà ovviamente a calare; mentre come già detto in precedenza maggiore sarà lo stock acquistato e più basso il prezzo unitario.