Dazi nei confronti del fotovoltaico cinese: comitato IFI vs WWF

Dazi nei confronti del fotovoltaico cinese: comitato IFI vs WWF. Nuovo scontro tra i grandi colossi di Bruxelles e le associazioni italiane. L’introduzione di una tassazione sul fotovoltaico cinese ha acceso polemiche e attacchi reciproci. È intervenuto il Comitato IFI contro la posizione assunta dal WWF.

La questione dei dazi che l’Europa attribuisce al fotovoltaico cinese è da tempo uno degli argomenti più delicati, e ciò era chiaro ancor prima dell’imposizione ufficiale delle tariffe, avvenuta la scorsa settimana. Purtroppo non si conoscono i dettagli inerenti le conseguenze sui rapporti commerciali tra Europa e Cina.

Il presidente di IFI, Alessandro Cremonesi, è andato subito al punto: “E’ curioso come il WWF entri nel merito di una disputa commerciale tra Europa e Cina sul dumping fotovoltaico. Il dumping, tra l’altro, è contrario ai principi di sviluppo sostenibile, valore primario per qualsiasi organizzazione ambientalista”.

Cremonesi ha poi confutato le tesi contro i dazi del WWF, sostenendo che il dumping è contrario a ogni soluzione sostenibile, sia da un punto di vista economico, che ambientale e sociale. “Per quanto concerne la sostenibilità economica – sostiene il comitato pro dazi”.

“Il susseguirsi di aggressive pratiche di dumping non hanno creato per il settore generazione di valore, ma semmai distruzione; la conseguenza è stata eloquente, con la chiusura di circa 60 industrie in tutta Europa, la perdita di migliaia di posti di lavoro e l’inizio di procedure di insolvenza con relativo fallimento delle stesse”.

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