Tutto quello che c’è da sapere sugli incentivi nel fotovoltaico

di Tiziana Casciaro

Lo sapevate che chi produce energia elettrica, mediante un impianto fotovoltaico, viene premiato? Funziona proprio così: coloro che installano i pannelli solari sui tetti della propria abitazione e sfruttano dunque l’energia del sole possono accedere a finanziamenti statali per la remunerazione dei chilowattora (KWh) prodotti ad un prezzo superiore a quello di mercato. Tale sistema avrà valore per venti anni in quanto si contribuisce a produrre energia da fonte rinnovabile e non nociva per l’ambiente.

Una scelta eco-sostenibile in primis, ma anche di carattere economico per i suoi molteplici vantaggi. Stiamo parlando di un incentivo finanziario statale che prevede che il titolare di un impianto con pannelli fotovoltaici, che produce energia elettrica per il suo autoconsumo, non sostenga più le spese della bolletta della luce, al di là dei costi fissi all’anno che equivalgono a poche decine di euro. Inoltre l’energia prodotta in più da un impianto fotovoltaico connesso alla rete viene venduta all’azienda distributrice dell’energia stessa.

Prima le tariffe incentivanti erano erogate sulla base del totale dell’energia prodotta, mentre a partire dal 2013 e fino al 2016 si considera il valore “omnicomprensivo”, ovvero la quota energetica fotovoltaica che viene immessa nella rete elettrica. Questo meccanismo di incentivazione, definito “Conto Energia”, è nato in Italia nel settembre del 2005 e remunera la produzione di energia elettrica prodotta tramite impianti fotovoltaici. Il decreto che regola tale incentivo è stato oggetto di una serie di modifiche nel corso degli ultimi anni. In particolare, a febbraio 2007 (“Secondo Conto Energia”), ad agosto 2010 (“Terzo Conto Energia”), a maggio 2011 (“Quarto Conto Energia”) e infine a luglio 2012 (“Quinto Conto Energia”).

Qual è la caratteristica principale di questo sistema di incentivazione? Lo Stato riconosce a cittadini ed aziende proprietari di impianti solari un contributo sulla produzione di energia elettrica. La tariffa incentivante può essere concessa a tutti gli impianti fotovoltaici di potenza non inferiore ad 1 kWp e l’ente pubblico preposto ad erogare questo incentivo è il GSE (Gestore dei Servizi Energetici). In particolare le riduzioni percentuali da applicare alle tariffe incentivanti nel 2015 sono del 15% sia per il primo che per il secondo semestre.

Diversa la situazione degli incentivi per gli impianti solari fotovoltaici nel 2016 quando invece la riduzione sarà del 30% sia per il primo che per il secondo semestre. Non si tratta, ovviamente di valori fissi, in quanto tali cifre possono cambiare in base al costo annuale per impiantistica. Il Gse ha infatti stabilito un’indicazione secondo cui potranno esserci eventuali riduzioni applicate agli incentivi successivi, previa tre giorni dalla fine di ogni semestre. Per l’ottenimento di questi incentivi, il soggetto responsabile dell’impianto è tenuto ad inviare al GSE la richiesta della tariffa incentivante completa di tutte le informazioni di cui all’allegato 3-B del Decreto, entro 15 giorni solari dalla data di entrata in esercizio dell’impianto caricata dal Gestore di rete sul sistema informatico Gaudì.

Qualora venisse a mancare il rispetto di tali termini, non ci sarà alcun riconoscimento delle tariffe incentivanti per il periodo intercorrente fra la data di entrata in esercizio e quella di comunicazione al GSE, fermo restando il diritto alla tariffa vigente alla data di entrata in esercizio. È importante ricordare che gli impianti solari fotovoltaici vengono ancora distinti tra impianti “su edificio”, premiati più generosamente e “altri impianti”. Le tariffe per impianti che vanno a sostituire le coperture di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie, pensiline e per impianti realizzati su fabbricati rurali, si calcolano come media aritmetica fra quelle spettanti agli “impianti fotovoltaici realizzati su edifici” e quelle per “altri impianti fotovoltaici”, così come previsto già nel Quarto Conto Energia.

Inoltre sono previste condizioni di cumulabilità degli incentivi a favore delle scuole pubbliche e paritarie che potranno infatti associare gli incentivi del conto energia con contributo in conto capitale fino al 60% del costo di investimento. Presenti anche altri incentivi “in conto capitale” per l’installazione di impianti fotovoltaici che possono essere cumulati agli incentivi “in conto energia” ed erogati dallo Stato, dalle Regioni e dalle Province. Per chi volesse approfondire la tematica, consigliamo di dedicare una lettura attenta ai temi trattati su www.fotovoltaicosulweb.it.

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