Rincaro dei pannelli fotovoltaici cinesi

Rincaro dei pannelli fotovoltaici cinesi. La differenza di prezzo tra i moduli cinesi e quelli europei si riduce. A rivelarlo sono i dati di mercato relativi al mese di maggio. I pannelli fotovoltaici cinesi costavano 44,4% in meno di quelli fatti in Germania, mentre nel mese di giugno la differenze si è ridotta al 37,5%.

Si tratta del risultato di una rivalità commerciale sorta tra il Vecchio Continente e la potenzia asiatica. Dal mese di maggio a quello di giugno i pannelli fotovoltaici cinesi hanno aumentato il loro prezzo del 3,8%, mentre quelli tedeschi sono scesi dell’1,3%.

Se mettiamo in relazione questi dati con quelli di gennaio 2013, i prodotti importati dalla Cina hanno un costo maggiorato del 5,7%. A giugno sono stati scambiati in media a 0,56 euro per watt, quelli tedeschi a €0,77/Wp. A gennaio invece i valori erano rispettivamente di 0,53 €/Wp per i cinesi e  0,78 €/Wp per quelli costruiti in Germania.

Questo quadro emerge grazie al contributo della piattaforma tedesca di trading per prodotti fotovoltaici Pvxchange. Si tratta di una tendenza espressione dei dazi imposti sul fotovoltaico cinese. Dobbiamo comunque sottolineare che i valori sono da considerarsi indicativi, visto che buona parte dei moduli rimasti in magazzino e vendite da aziende in bancarotta hanno distorto il mercato.

“Al momento ci sono prezzi molto diversi tra prodotti sdoganati e da sdoganare – spiegano da Pvexchange – e la fine di questo sistema dualistico di prezzi con le sue conseguenze non è in vista. Anche se la Cina aumenta il pressing lanciando a sua volta nuove investigazioni anti-dumping – ad esempio su vino, acciaio e prodotti chimici – l’UE al momento non cede. Di conseguenza ci si può aspettare un ulteriore aumento nei prezzi. Al momento è praticamente impossibile avere una quotazione vincolante per consegne per settembre o ottobre.”

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