Kit Fotovoltaico, quanto conta l’autoconsumo
Rappresenta sicuramente una delle caratteristiche principali e più vantaggiose di un kit per fotovoltaico. Stiamo parlando della capacità dell’impianto di saper sfruttare l’energia prodotta. Per cercare di recuperare il capitale speso per l’investimento, non dobbiamo solo andare in cerca di un sistema che costi di meno rispetto agli altri, ma anche utilizzare al meglio l’impianto. Con l’autoconsumo istantaneo possiamo, infatti, massimizzare il risparmio perché è possibile usufruire dell’energia generata in automatico dal sistema senza dover prelevare dalla rete elettrica e dunque pagare la bolletta.
L’autoconsumo può avvenire in due modi: autoconsumo istantaneo, detto anche “immediato” e “differito” quando si verifica mediante la ricarica di batterie. In questo ultimo caso l’energia prodotta viene utilizzata durante le ore serali e notturne. Alternativa all’autoconsumo è invece rappresentata dall’immissione in rete. Che significa? Quella energia che non viene subito autoconsumata viene immessa nella rete elettrica di Enel e l’utente riceverà una remunerazione.
Sul commercio sono numerosi i kit fotovoltaici finalizzati all’installazione di un impianto solare. Una delle caratteristiche principali di tali sistemi è data dalla praticità: la confezione contiene tutti gli elementi compatibili tra loro e facilmente integrabili. Inoltre il kit fotovoltaico viene spedito in tutta Italia ed arriva direttamente a destinazione.
Se immaginiamo di voler realizzare un impianto per un appartamento di quattro persone, saranno sufficienti 3 Kw. Un kit fotovoltaico con tale potenza contiene al suo interno le seguenti componenti così come si evince da quest’articolo sul kit del fotovoltaico su fotovoltaicosulweb.it:
- 12-14 pannelli fotovoltaici da 200-235 watt ognuno;
- un inverter di stringa monofase da 3.000 watt;
- una struttura di alluminio come sistema di fissaggio dei pannelli;
- il sistema dei cavi solari dotati di connettori;
- il centralino di campo DC/AC con i sezionatori;
- i limitatori di sovratensioni;
- i portafusibili;
- il sistema di protezioni e cablaggi.
I kit fotovoltaici caratterizzati dal sistema di accumulo presenteranno al loro interno le batterie, solitamente al litio o al piombo acido; un regolatore di carica che serve a regolare i cicli di carica/scarica delle batterie ed altri dispositivi finalizzati proprio a migliorare la proprietà dell’autoconsumo e a gestire meglio l’entrata e l’uscita dell’elettricità.
Presenti, inoltre, altri kit fotovoltaici anche di potenze nominali superiori che partono dai 6 fino ad arrivare ai 20 Kw: in questo caso ci troviamo di fronte ad impianti destinati ad aziende o strutture agricole. Acquistare un kit fotovoltaico non equivale a solarizzare un appartamento o una ditta senza garanzie e certezze: il consumatore non resta, infatti, da solo durante le operazioni, ma si avvale sempre di un supporto, oltre che di una serie di risparmi legati all’assenza di intermediazioni tra venditore ed acquirente finale.
Il costo di un kit fotovoltaico preconfezionato da 3 kW si aggira intorno ai 3.300 – 4.100 euro a cui vanno aggiunte le spese di spedizione; invece se prendiamo come punto di riferimento un kit fotovoltaico completo e preconfezionato da 3 kW il prezzo sarà di circa 3.500 – 4.300 euro più le spese di spedizione.
Il risparmio è sicuramente notevole rispetto a quando il consumatore decide di acquistare ed installare un impianto fotovoltaico “chiavi in mano”, ovvero affidandosi ad una società per ogni tipo di pratica, sia burocratica che operativa. Un professionista si occuperà in questo caso di ogni singola operazione; dalla fornitura all’allaccio fino ad arrivare al collaudo dell’impianto e al disbrigo delle pratiche burocratiche per la convenzione dello scambio sul posto con il Gse – il Gestore dei Servizi Energetici.
Così come per lo scorso anno, anche nel 2015 l’utente che sceglie di installare un impianto fotovoltaico in casa o su una ditta di proprietà può usufruire delle detrazioni fiscali sul 50% dei costi sostenuti. Tali agevolazioni valgono per potenze di impianto non superiori ai 20 kW. L’incentivo principale sarà garantito dal risparmio sulla bolletta elettrica.