Fotovoltaico post incentivi

Qual è il futuro del fotovoltaico post incentivi? Il settore, fino a qualche anno fa, era caratterizzato da una grande attenzione in termini di incentivazione e di ritorno dell’investimento. Numeri in costante crescita, sia dal punto di vista del giro d’affari generato che della capacità installata.

Un sistema entrato però profondamente in crisi con i cambiamenti nei sistemi d’incentivazione, fino al punto d’esser stravolto da uno schema opposto: sospensione totale degli incentivi e dati di mercato assai ridotti rispetto al biennio 2010-2011.

Gli esperti del settore concordano sul fatto che il Quinto Conto Energia sarà l’ultimo della storia, sebbene si suppone durerà più del previsto, con l’esaurimento dei fondi entro la seconda metà del 2013.

Quale sarà quindi il futuro del fotovoltaico? Un fotovoltaico post incentivi sarà un comparto dove avrà minore peso il fronte burocratico, le persone quindi sceglieranno il solare solo perché in grado di assicurare un risparmio sulla bolletta, merito del minor costo rispetto all’elettricità della rete.

Si tratta dell’attesa grid parity. Un risultato vicino, in particolare nel Meridione d’Italia, ma ancora non pienamente conseguito. Secondo alcune analisi del Politecnico di Milano, gli impianti da 3 kW del Sud e del Centro sono candidati a raggiungere prima questa condizione, grazie soprattutto allo scambio sul posto.

Interverranno comunque anche degli aggiustamenti normativi: la conferma della priorità di dispacciamento, la necessità di regolamentazione dei Seu (Sistemi integrati di utenza, che prevedono la possibilità di asservire un grande impianto fotovoltaico a una rete interna, tipicamente di un’industria) e soprattutto l’attesa delibera dell’Aeeg che stabilirà come saranno computati gli oneri di sistema.

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