Fotovoltaico: possibile incontro tra Cina ed Europa

Come abbiamo già precedentemente accennato sulla diatriba del fotovoltaico tra Cina ed Europa  che già da diversi mesi corre tra le due nazioni, la Cina sarebbe accusata di aver avviato delle pratiche commerciali da parte dei produttori cinesi di fotovoltaico assolutamente non in linea con le norme vigenti in Europa, una sleale concorrenza che ha danneggiato molte aziende dell’Unione Europea, in quanto venivano esportati dei prodotti relativi al settore del fotovoltaico sottocosto usufruendo di sovvenzioni statali che impedivano il fallimento delle aziende cinesi.

La Cina che ha sempre respinto ogni accusa ad oggi sembra che abbia aperto un dialogo con l’Europa, in quanto avendo dei forti interessi sull’esportazione nel settore fotovoltaico  in Europa e il mancato confronto e quindi la mancata esportazione potrebbe  provocare gravi perdite economiche alla nazione, questo sarebbe uno dei primari motivi al tentativo di un dialogo.

L’Italia in forma preventiva si è tutelata grazie all’introduzione del quinto conto energia, che istituisce un premio per coloro i quali utilizzano solamente materiali prodotti dall’Unione Europea evitando così l’uso di prodotti provenienti dai paesi esportatori ed incentivando lo sviluppo del fotovoltaico in Europa.

La ricerca di nuovi prodotti e tecnologie contribuisce  a far primeggiare il fotovoltaico in Europa, diventando un punto di riferimento anche per le altre nazioni, evitando quindi che il settore fotovoltaico possa essere sopraffatto dalla concorrenza, causa soprattutto dei prezzi assolutamente sleali e non concorrenziali.

Le leggi antidumping inizialmente prese in considerazione, poiché utilizzate principalmente dagli Stati Uniti, vengono quindi messe da parte perché potrebbero rendere difficile la contrattazione , meglio quindi cercare di trovare una soluzione con un dialogo aperto, diversi sono i colloqui che stanno sostenendo per cercare di risolvere la controversia, tra le autorità, tra il Ministero del Commercio cinese e il Comitato Europeo per il Commercio, al fine di creare dei rapporti per fornire un’idea sulle possibili soluzioni per l’intera industria del fotovoltaico.